“L’amore per la terra da solo buoni frutti“: questa celebre affermazione presa in prestito ad una famosa pubblicità calza a pennello per la storia che vi vado a raccontare. Parlo dell’azienda Tamellini, una piccola realtà a conduzione famigliare, posta nel cuore della zona classica del Soave, in località Costeggiola. Nel 1998 i fratelli Gaetano e Pio Francesco decidono di dare una sferzata netta a quella che era l’impronta aziendale. Da sempre i Tamellini avevano coltivato uve senza imbottigliare, con il nonno che fu uno dei fondatori della storica Cantina di Soave. Come spesso accade ci vuole un impulso, in questo caso un punto di vista esterno. Lo stimolo giusto arriva dopo un’incontro tra Gaetano e Marco “Marc” De Grazia – che aveva contribuito in quegli anni alla fama di vini come “un certo” Barolo fuori dai confini nazionali – e la conseguente comprensione del grande potenziale di quel territorio. La produzione è da sempre incentrata sulla Garganega, vitigno che domina nella zona, con un’estensione vitata di circa 27 ettari posti su suoli calcarei e vulcanici. I vigneti si trovano nella pedecollina di San Vittore e nel cru di Costeggiola, dalle cui uve viene prodotto il “Bine de Costola” – in dialetto filari di mezzacosta – di cui parlerò più avanti. Ho iniziato la storia citando quella frase per la passione che i fratelli mettono in vigna, curando ogni singolo grappolo con l’amore di chi ama veramente quello che fa. Il risultato si traduce in uve di grande qualità, capaci di regalare vini mai banali e in grado di trasferire quel luogo nel bicchiere. In cantina viene utilizzato solo l’acciaio per preservare al massimo i caratteri della Garganega. I vini che vi vado a descrivere sono i migliori testimoni di tutto, come sempre, oltre qualsiasi discorso…
SOAVE 2014
Garganega 100%
Alla vista presenta una delicata veste giallo paglierino. Coerentemente al colore si rivela sottile anche al naso, con profumi per lo più floreali e fruttati che ricordano di biancospino, tiglio, zagara, poi di agrumi e frutta esotica fresca. Al sorso è caratterizzato da una vena sapido/acida e da una lunghezza aromatica piacevole che ricorda il pompelmo rosa, invogliando a alla beva sorso dopo sorso.
SOAVE CLASSICO LE BINE DE COSTIOLA 2013
Garganega 100%
Di massa colorante piena, paglierino carico e lampi oro, vivo. Avvicinando il bicchiere è come un’esplosione aromatica. Frutta candida, cedro, cotogna, acacia, susina, pietra di fiume bagnata. Si conferma anche in bocca con un’impatto esplosivo e una sapidità che non ci abbandona, sotto la cui forza si liberano alterne sensazioni di calore e avvolgenza, poi seguite da una freschezza che trascina gustosi aromi di agrumi e mele polpose.
SPUMANTE METODO CLASSICO MILLESIMATO 2009
Garganega 100%
Mostra una tonalità paglierina composta accesa da riflessi dorati. Bollicine di grana finissima formano piccole ma persistenti catenelle. Naso di media spinta, piacevole e tipico, dove troviamo mela e pesca unite a toni di panificazione e note lievi gessose. Fiori di acacia e gelsomino. Al sorso acidi e minerali ancora leggermente in vantaggio sulle sensazioni più delicate e una bolla setosa, nelle cui esplosioni affiorano ricordi agrumati ed esotici.
Alla prossima!!!