Sacromonte 2018 – Castello di Potentino

Vi confesso di essere rimasto attratto dal “Sacromonte” leggendo un libro dedicato ai vini più importanti della Toscana e, sin da quel momento, mi sono segnato nella mia personale “lista dei desideri” di provarlo alla prima occasione utile. Castello di Potentino è un nome piuttosto giovane per quanto concerne l’attività vitivinicola, ma dalla storia antichissima relativamente all’antico e affascinante maniero in cui prendono forma i vini: nell’omonima località di Potentino, a poca distanza da Seggiano (GR), fonti storiche e documenti ci portano al lontano anno 1042. Charlotte Horton e suo marito Alexander Green, inglesi ma fortemente legati al nostro territorio, hanno compiuto un autentico miracolo riportando alla vita il castello da uno stato di abbandono che avrebbe scoraggiato qualsiasi animo volenteroso. Nel 2000, forti per aver ridato lustro ad un altro nobile fortilizio – Castello di Montepò a Scansano, venduto alla celebre famiglia Biondi Santi – la coppia ha deciso di lanciarsi in questo nuovo progetto dopo aver scoperto dell’esistenza del castello su un vecchio libro. I lavori di ristrutturazione sono stati avviati tempestivamente e incredibilmente la cantina è stata terminata nel corso dello stesso anno, così da permettere loro la produzione del vino che vado a raccontarvi in questo articolo, il Toscana Sangiovese IGT “Sacromonte” 2018. Ci troviamo alle pendici del monte Amiata, vulcano spento caro agli Etruschi e oggi più che mai apprezzato per l’importante ruolo geologico e climatico, nel quale a circa 380 metri S.l.m. le viti di sangiovese affondano le radici in un suolo spontaneamente ricco di minerali, con le giornate calde tipiche della Maremma Toscana che cedono la scena a notti beneficamente rinfrescate dalle correnti che scendono dalla sommità.

In cantina massimo rispetto per la materia prima: la fermentazione, condotta dai lieviti indigeni presenti sulle bucce, è svolta in tini tronco-conici da 50 hl, dove prosegue la maturazione. Il resto avviene pazientemente in bottiglia.

Toscana Sangiovese IGT “Sacromonte” 2018 – Castello di Potentino

Ha nella attraente trasparenza aranciata il tratto distintivo, esaltato dalla luccicante rifrazione. Si potrebbe definire atipico, per questo unico al naso, grazie al raffinato intreccio di scorza di arancia bionda, prugna e composta di melagrana unita a peonia e gariga. Le spezie dolci esaltano il tutto ed emergono suggestioni di limatura di ferro, pietra focaia, torba, ginestra e foglia di tabacco da sigaro. In bocca è succoso e si muove con una dimensionalità orizzontale, senza picchi ma con estrema coerenza con quanto esplorato in olfazione, sorretto da un’acidità capace di definirsi attraverso il bergamotto e, mentre in fase di epilogo rimangono ricordi di fieno e burro cacao, affiora un tannino cesellato, incastonato nel sorso.

Alla prossima!!!cast

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