Podere Concori

La Garfagnana è la mia terra, una valle bellissima conosciuta dal punto di vista paesaggistico, che offre ai visitatori un’ambiente verdeggiante ricco di colline, montagne, laghi e splendidi borghi. Diverso è il discorso dal punto di vista vitivinicolo, ma per fortuna alcuni produttori stanno sfatando quell’alone di negatività che vedeva quest’area in provincia di Lucca come un luogo ritenuto impossibile. Con un pò di orgoglio campanilistico vi racconto oggi di chi c’è riuscito, del Podere Concori e della sua anima, Gabriele Da Prato. Il Podere Concori nasce per un’intrinseca necessità di Gabriele, dopo anni trascorsi nell’antica osteria di famiglia a servire piatti del territorio senza un degno abbinamento con vini locali. Il padre Luigi possedeva alcune vigne con cui veniva prodotto un vino leggero e beverino servito come vino della casa, pochi ettari che potevano essere sicuramente sfruttati meglio. Nel 1999 Gabriele, che non ha frequentato studi in ambito agrario né tantomeno possiede una laurea in enologia, avvia l’attività partendo proprio da quelle vigne, armato di passione e di grandi ambizioni. Da autodidatta si reca in Francia per imparare l’arte e applica ai vigneti di famiglia i preziosi insegnamenti ricevuti, maturando a poco a poco la sua idea di viticoltura e il suo stile di vignaiolo. Abbraccia quindi la filosofia biodinamica, una scelta decisiva per dare l’impronta del territorio ai suoi vini, grazie a piante in grado di regalare uve perfette da portare in cantina. Nei vigneti assegna al Syrah il ruolo principale, vitigno che recita il ruolo di protagonista in etichette come il “Melograno”, vino che ha ricevuto numerosi premi a partire dall’uscita della sua prima edizione, la 2004. Il Syrah è presente in purezza anche nel “Vigna Piezza”, un cru particolare per composizione del suolo e per il microclima regolato dalla vicinanza al fiume Serchio. La gamma comprende inoltre un’ottimo Pinot Nero, poi due splendidi bianchi: uno prodotto con uve di Traminer, l’altro con l’assemblaggio di Chenin Blanc e Pinot Bianco. Sono 4 gli ettari posti su terreni di matrice variabile, dai prealluvionali che poggiano su scisti, fino ai sabbiosi più o meno ricchi di silice. Il microclima caratteristico di ogni parcella fa il resto. Nel corso degli anni Gabriele ha stretto amicizia con moltissimi produttori, grandi nomi del mondo del vino come Nicolas Joly, dal quale ha appreso i segreti sullo Chenin Blanc. Per quanto concerne i premi il più prestigioso è sicuramente la “Medaglia di Cangrande” ricevuta dalle mani del Presidente della Repubblica in occasione del Vinitaly 2016. Gabriele è inoltre Presidente della Vi.Te, un’associazione che comprende produttori di tutto il mondo che vogliono esprimersi attraverso i principi di trasparenza, autenticità e individualità.

Ho visitato il Podere Concori in una torrida giornata alcuni giorni fa, dopo aver rimandato in altre occasioni per svariati motivi, tra i quali una sciagurata tromba d’aria che aveva danneggiato la cantina un paio d’anni fa. Vengo accolto da Gabriele e ci spostiamo subito in vigna. Mi racconta delle origini, della sua scelta di trasformarsi da oste in produttore di vino, della biodinamica. Non posso fare a meno di notare la “piena salute” delle vigne nonostante il grande caldo e la siccità di questa annata 2017, con le foglie perfettamente verdi in bella mostra. Ci spostiamo nella barricaia dove Gabriele usa legni francesi acquistati da produttori biodinamici, esausti, in quanto utili alla sola evoluzione dei rossi. La cantina è piccola, quanto basta per le sue 15.000 bottiglie, a testimoniare la dimensione artigianale dell’azienda. Concludiamo il giro nella sala degustazioni dove sono appesi i vari premi e alcune foto che hanno attirato la mia attenzione. Scorgo in un paio di esse un giovane Gabriele in compagnia di Luigi Veronelli e scopro con grande stupore che era solito frequentare alcuni locali della valle tra i quali l’osteria di Gabriele.
Fu quindi il grande Veronelli a dare un’importante impulso alle sue idee, a fargli comprendere che i grandi vini possono nascere ovunque se c’è la giusta passione. Dopo il momento amarcord passo all’assaggio di alcuni vini iniziando con il bianco prodotto con Pinot Bianco e Chenin Blanc, un vino dal naso suadente che racconta di agrumi, di emozioni esotiche, impreziosito dal fiore di mandorlo e da note minerali, che in bocca risulta notevolmente fresco e sapido, quindi estremamente serbebole. Successivamente passo al Melograno e al Vigna Piezza, due Syrah che raccontano la fortunata annata 2015. Vini piacevoli e caratterizzati al naso, con il primo più fruttato e speziato, il secondo più floreale e introspettivo, ma entrambi con il medesimo filo conduttore gustativo: eleganza e freschezza, tannini setosi e perfettamente integrati. Come accade spesso è assaggiando i vini che emerge la filosofia di chi li produce – o almeno dovrebbe essere così – e Gabriele è un produttore, correggo un vignaiolo, che ci riesce in pieno. Le sue etichette esprimono passione, rispetto, sono il risultato di sudore e fatica, ma anche del talento di chi è capace di “ascoltare” la vigna in funzione dell’annata. I vini del Podere Concori possiedono quella sempre più rara capacità di raccontare il territorio attraverso una raffinata spontaneità.

 

 

www.podereconcori.com

Loc. Concori, 1 - Fiattone
55027 - Gallicano (LU) 
tel 0583 766374
e-mail: info@podereconcori.com

 

 

Puoi acquistare i vini del Podere Concori nell’enoteca online Uvaggio – www.uvaggio.it

 

Alla prossima!!!

Share

Lascia un commento