OGRADE 2012 – Skerk

Sandi Skerk produce l’Ograde da uve Vitovska, Malvasia, Sauvignon e Pinot Grigio, vino che prende il nome dal toponimo del terreno dove sorge oggi la cantina. La vinificazione prevede una lunga macerazione di 15 giorni sulle bucce, a cui segue un affinamento sulle fecce nobili in botti di legno da 550 litri per circa 12 mesi, per arrivare all’imbottigliamento senza filtrazioni.  Il risultato è un vino che bianco non è, capace di colpire e invogliare a farsi scoprire.

Colpisce l’occhio con una colorazione anomala, definibile buccia di cipolla ramata con riflessione rosata ed una lieve velatura che lo rende tipicamente “torbo”. Naso intenso, grasso, che prospetta una bocca piena. Anche qui mi trovo di fronte a profumi “diversi”, tra il definito e l’inesplorato (tutto sommato non moltissimi). Albicocca matura, buccia di mela, bustina di tè, cardamomo, mirto, salamoia, miele, agrume candito, rosa gialla. In bocca ha corpo ma ha soprattutto una vigorosa freschezza che lo rende godibile, tenuta al guinzaglio da una presenza alcolica rilevante. Sapido, ricorda una boccata di mele cotogne miste a frutti gialli e fiori aromatici (camomilla, gelsomino) con finale pulito: la bocca ne giova rimadendo profumata, come a fine pasto con i semi serviti al ristorante indiano. 

3 tappi

 

 

 

Alla prossima!!!

 

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